In questo episodio del Podcast 1% Donne, Giulia si è raccontata con una sincerità rara e potente, ripercorrendo le tappe più significative, complesse e formative della sua vita. Ha condiviso le sue radici, cresciute attorno al valore della famiglia, della tavola condivisa e della gentilezza, per poi portarci dentro il suo percorso professionale nel mondo della comunicazione, della moda e dell’hotellerie di lusso.

Durante la conversazione, ha parlato della sua esperienza universitaria, vissuta in un ambiente che inizialmente ha percepito come distante e competitivo, e che ha coinciso con un momento di grande fragilità personale: la sua lotta contro l’anoressia. Con grande consapevolezza, ha affrontato il tema del bisogno di controllo, della solitudine, delle bugie che diventano difesa, e del ruolo centrale del lavoro nella sua rinascita, insieme all’aiuto ricevuto da professionisti.

Il racconto si è poi addentrato in una dimensione ancora più intima e umana: quella della maternità. Giulia ha parlato della depressione post-partum, del senso di inadeguatezza, del contrasto tra le aspettative idealizzate e la realtà vissuta. Ma è stato nel momento più duro, la perdita del suo secondo figlio durante la gravidanza, che ha offerto uno sguardo profondo e toccante sul dolore silenzioso e invisibile che molte donne vivono.

Con parole misurate e piene di autenticità, ha descritto cosa ha significato affrontare un lutto perinatale, partorire un figlio che non avrebbe vissuto, e trovare, giorno dopo giorno, la forza di tornare a respirare, a ridere, a esistere.

Giulia ha condiviso come, anche nel dolore più buio, si possa coltivare una forma di gratitudine. Ha raccontato il valore della terapia, della scrittura, del sostegno delle persone care e della possibilità di trasformare l’assenza in qualcosa di nuovo: in consapevolezza, presenza e amore.

Un episodio intenso, pieno di umanità e forza, che ha dato voce a esperienze spesso taciute. Un invito a non avere paura della fragilità, a chiedere aiuto, a normalizzare anche ciò che è difficile. Giulia ha lasciato in chi ascolta un messaggio chiaro e potente: anche nei momenti più oscuri, è possibile cercare e trovare la luce.