Ep.116 - Daniele Vicari
Description
Cresce in un paese di montagna, a mille metri d’altezza, in un mondo di notti a cercare cavalli dispersi, maiali e conigli uccisi in casa, strumenti costruiti a mano perché lì dovevi «imparare a fare qualunque cosa». Quando poi arriva a Roma, a sedici anni, scopre invece la grande città attraverso il rumore delle automobili e quello di un suicidio.
In quest’intervista a Malcom Pagani, Daniele Vicari racconta l’importanza dei linguaggi non verbali, appresa in una famiglia in cui «una parola è poca e due sono troppe», la difficoltà di vivere in una società che «non si vuole bene» e la nascita di “Diaz”, il film che ha diretto e che ha travolto la sua vita, perché mostra una crepa ancora aperta: l’incompiutezza del nostro processo democratico.
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