Internet è sempre più centrale nell’organizzazione dei viaggi degli italiani. In ogni caso anche il retail fisico resta di primaria importanza e le aziende dell’offerta sono attente a cavalcare questo trend.

Vediamo cosa ci dicono i dati:

In fase di ispirazione e ricerca delle informazioni, il web si conferma il canale preferito dal 97% dei turisti digitali. Gli strumenti più utilizzati sono motori di ricerca e commenti, recensioni e video generati da altri utenti. Tali contenuti sono ancora più rilevanti per i Millennial.

Sul fronte del non digitale, invece, la prima fonte di ispirazione è il passaparola fatto da consigli di amici, parenti e conoscenti, ma anche l’agenzia o consulente di viaggio.

Siamo davanti a un profilo di visitatore sempre più digitale, anche nella fase di acquisto: le percentuali relative alla prenotazione dell’alloggio online e del trasposto verso la destinazione, sono altissime.

Il trasporto viene prenotato prevalentemente sul sito ufficiale del fornitore del mezzo, e anche le prenotazioni delle strutture sono per lo più dirette.

In tutto ciò, il trend di crescita del mercato digitale si conferma, e raggiunge i 15,5mld€ - con un +9% di crescita - nel corso del 2019

Tra i prodotti prevalgono ancora i trasporti, seguono le strutture e i pacchetti e tour. Va detto anche che prevale ancora l’utilizzo del PC per le prenotazioni (solo il 23% passa da smartphone), ma la crescita del mobile è comunque molto forte.

Anche l’indiretto cresce bene, soprattutto grazie a un aumento dell’offerta, in particolar modo quella della ricettività extra-alberghiera. A trainare la componente indiretta, infatti, è la cosiddetta sharing economy, che vale oggi un terzo della componente di mercato digitale relativa agli alloggi.

Anche il tradizionale cresce bene: l’83% delle agenzie ha previsto un fatturato in crescita per il 2019.

Si conferma alto il numero di turisti digitali che si recano in agenzia: il 33% ricorre alla consulenza di agenti o consulenti, ma non sempre in via esclusiva. Un terzo ha cercato informazioni per poi acquistare altrove; un terzo ha prenotato in agenzia dopo essersi anche informato online e un ultimo terzo ha fatto tutto in agenzia.

I millennial vanno di più in agenzia, e lo fanno soprattutto per trarre ispirazione, più che per gestire l’intero pacchetto.

Nella fase di visita prevale chi prenota le attività di persona, rispetto a chi lo fa online; per quanto riguarda i servizi per muoversi in destinazione il 58% li prenota online mentre il 56% lo fa di persona.

Sia di persona che su internet il fornitore del servizio è il principale canale di acquisto a cui ci si rivolge.

Ed è proprio in destinazione che si stanno diffondendo servizi innovativi come la sharing mobility, ampiamente diffusa su tutto il territorio nazionale.

65 province offrono servizi locali di bike sharing, 39 di car sharing, 12 di monopattini e 7 di scooter sharing.

La fermata finale è quella del post visita. Ben il 42% dei turisti lascia una recensione su richiesta del fornitore di servizi con cui ha interagito, il 19% risponde positivamente a un sollecito commerciale di ri-acquisto e il 13% ha acquistato prodotti (in particolare food) relativi alla località visitata.

Infine, il turista è pronto all’utilizzo di soluzioni innovative durante il viaggio come checkin online per volo e/o hotel, chat sul sito dei fornitori, chiavi smart per aprire la porta della camera e soluzioni di realtà aumentata/virtuale per accedere a contenuti aggiuntivi.

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