L’Abbazia di Mirasole, gli Umiliati, e un colpo di archibugio
Update: 2022-10-03
Description
Sapete cos’è un archibugio? Si può considerare come la prima vera arma da fuoco moderna, anche se venne utilizzata intorno al 1500. Antesignano del fucile, ha cambiato il modo di combattere le battaglie, sostituendo ai duelli ravvicinati a colpi di spada e sciabola, una bella scarica di piombo… E un archibugio è stato la causa della fine dell’Ordine degli Umiliati. Volete sapere perché? Vi accontento subito.
L’Ordine degli Umiliati era un ordine misto formato da religiosi e laici nato in Piemonte, ad Alessandria e prospero in tutto il Nord Italia nel Medioevo. Gli Umiliati si dedicavano alla produzione e alla lavorazione della lana, alternando questa attività con momenti di preghiera. Essendo però molto bravi, si arricchirono con il commercio dei tessuti fino a diventare importanti banchieri. Il loro principale oppositore fu l’Arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, che prima di diventare Santo scatenò l’inquisizione contro gli Umiliati tanto che un membro dell’ordine, Gerolamo Donato detto il Farina, cercò di uccidere l’Arcivescovo con un colpo di archibugio. L’attentato fallì e l’Ordine degli Umiliati venne soppresso nel 1571.Tra le abbazie costruite dagli Umiliati c’era anche l’Abbazia di Mirasole, situata nella zona sud di Milano. Dopo la chiusura dell’Ordine, la proprietà dell’Abbazia passò di mano in mano finché Napoleone Bonaparte la affidò definitivamente all’Ospedale Maggiore di Milano. Oggi la Fondazione Ca Granda è ancora la proprietaria dell’Abbazia, costituita da una chiesa la cui facciata è orientata verso il Sud, da cui il nome Mirasole, e da un complesso monastero fortificato in cui accanto ai luoghi di preghiera si possono trovare strutture tipiche delle cascine agricole.
Oggi, l’Abbazia di Mirasole è la sede di alcune associazioni che si occupano di progetti sociali. In particolare Progetto Arca, dove l’accoglienza fa rima con il lavoro. L’accoglienza di persone fragili, mamme con bambini, famiglie in difficoltà che vogliono rimettersi in gioco è il principale obiettivo di Progetto Arca. Ma questo percorso di reinserimento sociale non si vive in modo passivo, con una serie di progetti di formazione professionale per il reinserimento nel mondo del lavoro. Un aiuto concreto a chi pensava di aver perso la speranza.
Alla prossima e…
Nelle tangenziali, lasciate libero il passo e non ostacolate i veicoli di emergenza.
L’Ordine degli Umiliati era un ordine misto formato da religiosi e laici nato in Piemonte, ad Alessandria e prospero in tutto il Nord Italia nel Medioevo. Gli Umiliati si dedicavano alla produzione e alla lavorazione della lana, alternando questa attività con momenti di preghiera. Essendo però molto bravi, si arricchirono con il commercio dei tessuti fino a diventare importanti banchieri. Il loro principale oppositore fu l’Arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, che prima di diventare Santo scatenò l’inquisizione contro gli Umiliati tanto che un membro dell’ordine, Gerolamo Donato detto il Farina, cercò di uccidere l’Arcivescovo con un colpo di archibugio. L’attentato fallì e l’Ordine degli Umiliati venne soppresso nel 1571.Tra le abbazie costruite dagli Umiliati c’era anche l’Abbazia di Mirasole, situata nella zona sud di Milano. Dopo la chiusura dell’Ordine, la proprietà dell’Abbazia passò di mano in mano finché Napoleone Bonaparte la affidò definitivamente all’Ospedale Maggiore di Milano. Oggi la Fondazione Ca Granda è ancora la proprietaria dell’Abbazia, costituita da una chiesa la cui facciata è orientata verso il Sud, da cui il nome Mirasole, e da un complesso monastero fortificato in cui accanto ai luoghi di preghiera si possono trovare strutture tipiche delle cascine agricole.
Oggi, l’Abbazia di Mirasole è la sede di alcune associazioni che si occupano di progetti sociali. In particolare Progetto Arca, dove l’accoglienza fa rima con il lavoro. L’accoglienza di persone fragili, mamme con bambini, famiglie in difficoltà che vogliono rimettersi in gioco è il principale obiettivo di Progetto Arca. Ma questo percorso di reinserimento sociale non si vive in modo passivo, con una serie di progetti di formazione professionale per il reinserimento nel mondo del lavoro. Un aiuto concreto a chi pensava di aver perso la speranza.
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