Gli Oasis ieri sera allo stadio Morumbi di San Paolo, in Brasile, hanno messo la parola fine – con il 41esimo show in 145 giorni – al loro reunion tour denominato ‘Oasis Live ’25’.Lungo l’intero tour la band dei fratelli Gallagher ha proposto ogni sera la medesima scaletta regalando al pubblico molti dei loro successi. Ieri a San Paolo il gruppo britannico si è concesso alcune dediche: “Talk tonight” alle ragazze, “Cast no shadow” a Richard Ashford che ha aperto i concerti del loro tour e “Live forever” a Gary ‘Mani’ Mounfield , il bassista di Primal Scream e Stone Roses scomparso lo scorso 20 novembre . Il concerto si è chiuso con un abbraccio tra Liam e Noel, seguito dallo scoppio dei fuochi d’artificio.Ed ora che ne sarà degli Oasis? L’entusiasmo e il successo di questi mesi riscontrato ad ogni loro esibizione sarà il motore per concedere il bis il prossimo anno e tornare a calcare i palchi magari includendo nel loro girovagare anche qualche data in Italia? La partita è tutta da giocare e certezze non ve ne sono, poichè i messaggi sono di segno opposto.

Lo scorso settembre salutando il pubblico dello stadio di Wembley a Londra, Liam Gallagher dichiarò deciso, “Ci vediamo il prossimo anno”. A metà ottobre, sempre Liam, dialogando via social con i fan li rassicurò ulteriormente scrivendo: “Non siamo neppure all’intervallo: questo è un tour suddiviso in due tempi”.

Parole quelle, che il cantante della band ha però, di fatto, smentito la scorsa settimana, quando, sempre in chat con i fan, ha riportato quanto segue, rovesciando sulle spalle del fratello Noel la responsabilità di decidere se proseguire con un nuovo tour oppure fare altrimenti: “Mi vedrete l’anno prossimo e quello dopo e così via, ma non sono ancora sicuro se sarà con gli Oasis. Dobbiamo metterci lì e discuterne. Se dipendesse solo da me, sapete bene che saremmo in tour fino al giorno della nostra morte, perché è la cosa più bella del mondo, ma purtroppo non è così”. Staremo a vedere.