DiscoverGiappone nel mondoOltre il J-Horror: Asia dell’orrore tra censura e miti
Oltre il J-Horror: Asia dell’orrore tra censura e miti

Oltre il J-Horror: Asia dell’orrore tra censura e miti

Update: 2025-10-22
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Dawson’s Creek non c’entra? E invece sì: da “Shutter” a “The Eye”, scopriamo perché l’Occidente ha confuso l’horror asiatico con quello giapponese. Dalla Cina dove i fantasmi “non possono esistere” ai riti della Malesia e all’esplosione del K-horror in Corea, passando per la rinascita di Taiwan tra leggende e streaming globale.
Parliamo di censura, religione, critica sociale e icone popolari come la Pontianak, con esempi potenti (“The House That Never Dies”, “Munafik”, “Satan’s Slaves”, “Incantation”, “Train to Busan”, “The Wailing”).
Un viaggio che rimette le etichette al loro posto e allarga lo sguardo oltre il Giappone.
Ascolta, condividi e dimmi quale storia ti ha inquietato di più.

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  • Shutter (2004, TH) – horror tailandese originale; remake USA (2008) spostato a Tokyo.

  • The Eye (2002, HK/SG) – classico hongkonghese dei Pang; remake USA con Jessica Alba.

  • The House That Never Dies (2014, CN) – blockbuster horror cinese; finale “razionalizzante” per la censura.

  • The Possessed (2018, CN) – mockumentary ritirato all’ultimo per “motivi tecnici” (leggasi: censura).

  • Mr. Vampire / jiangshi movies (HK, anni ’80) – vampiri saltellanti, culto pop e ibridazioni comico-horror.

  • Category III (HK) – rating locale “estremo”; libertà creativa pre-1997, poi in calo.

  • Dumplings (2004, HK) – body horror di Fruit Chan; feroce critica su ossessione per la bellezza.

  • Rigor Mortis (2013, HK) – requiem metacinematografico sul cinema di vampiri cinesi; prod. Takashi Shimizu.

  • Munafik (2016, MY) – possessioni “ortodosse”: l’ustadz e i versetti del Corano come catarsi.

  • Suzzanna / Sundel Bolong (1981, ID) – exploitation indonesiana storica; folklore + erotismo + vendetta soprannaturale.

  • Satan’s Slaves (2017, ID) – Joko Anwar reimmagina il classico del 1980; record d’incassi e successo globale.

  • Pontianak/Kuntilanak – spettro femminile post-parto; lettura postcoloniale e femminista ricorrente nel cinema MY/ID.

  • The Tag-Along (2015, TW) – la “ragazzina in rosso” delle leggende urbane taiwanesi; inizio della nuova era horror.

  • Incantation (2022, TW) – found footage e maledizione partecipata; caso Netflix non-inglese di punta.

  • Train to Busan (2016, KR) – zombie thriller e critica della competizione capitalistica; fenomeno globale.

  • Kingdom (2019–, KR) – epidemia zombie in epoca Joseon: orrore come allegoria politica.

  • The Wailing (2016, KR) – sciamanesimo vs cristianesimo, ambiguità radicale e terrore esistenziale.

  • I Saw the Devil (2010, KR) – revenge-horror estremo; ciclo di violenza e vuoto morale.
    (Eventuali link autorevoli: schede festival, siti ufficiali o pagine di distributori/streaming; verifica finale a tuo carico.)

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Luca Valletta