Puntata del 02/12/2025@2
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Il primo argomento della puntata è stato quello del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Lavoro telecomunicazioni, per analizzarlo abbiamo intervistato Diego del sindacato CUB che lavora per Fibercoop. Il contratto di fatto non è stato ancora firmato, ma qualche giorno fa è uscita una bozza di ipotesi di accordo tra le associazioni di categoria e sindacati sulla quale è stato possibile farsi un’idea rispetto alle novità introdotte.
Purtroppo siamo di fronte all’ennesimo accordo atto a svalutare l’importanza e la professionalitá di questi lavoratori, che si vedono firmare sopra le proprie teste accordi che prevedono solo peggioramenti delle proprie condizioni. Con il ritardo nella firma del CCNL scaduto nel 2022, si è deciso di fare partire gli aumenti dal triennio 2026/28 invece che coprire quanto hanno perso fino ad ora i lavoratori in questo periodo di inflazione estrema. Inoltre l’importo degli incrementi salariali è bassissimo, si inventano metodi inediti di suddivisioni professionali basate sul nulla, che danno diritto ad una maggiore flessibilità e miseria nelle paghe. Di questo e tanto altro parliamo con Diego in questa esaustiva intervista che analizza le possibili novità introdotte nel CCNL, ma che inquadra anche il passato e l’ attualità di questo settore.
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</figure>Buon ascolto
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il secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Stefano Bonazzi Fiom Genova sulla rabbia dei lavoratori ex Ilva.
È da 2 giorni che la città di Genova è Taranto sono in sciopero: da sud con lo sciopero ad oltranza e da nord cortei ed occupazioni rendono la classe lavoratrice di nuovo protatagonista della lotta. Con Stefano abbiamo anche snocciolato le pesanti ricadute sociali, politiche e occupazionali date dal mancato accordo tra azienda e sindacati.
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</figure>Buon ascolto
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Il terzo argomento della puntata è ruotato attorno alla sentenza del Tribunale del Lavoro, che ha dato ragione alla maschera del Teatro Scala, licenziata per aver gridato “Palestina libera” durante un evento istituzionale. Abbiamo intervistato Jessica di CUB Milano, che ha seguito fin dall’inizio la vertenza della ragazza che è uscita vittoriosa da un licenziamento inflitto solo per ritorsione politica, così come è stato riconosciuto anche nelle aule di tribunale.Ci auguriamo che questo risultato possa funzionare da apripista per vicende di questo tipo che ultimamente sono sempre più all’ ordine del giorno.
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</figure>Buon ascolto
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