DiscoverMiniver - Storie di informazione e geopoliticaScam Factory, Cina e la guerra in Myanmar
Scam Factory, Cina e la guerra in Myanmar

Scam Factory, Cina e la guerra in Myanmar

Update: 2025-05-29
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Nel cuore del Sud-est asiatico, al confine tra Cina, Myanmar e Thailandia, le scam factory sono diventate delle fabbriche di truffe digitali da miliardi di dollari, guidate da gruppi criminali, che oggi hanno un impatto rilevante anche nella geopolitica della regione.


In questo episodio esploriamo come la tratta di esseri umani, costretti a portare avanti il sistema delle truffe online, possa finanziare le milizie coinvolte nella guerra civile del Myanmar, creando una grossa spina nel fianco per il governo di Pechino.


Il rapimento dell’attore cinese XingXing, finito proprio in una scam factory, ha sollevato un polverone mediatico che ha acceso i riflettori sul ruolo della Cina nella guerra civile in Myanmar, rivelando il ruolo ambiguo del governo cinese.


Un viaggio tra criminalità, conflitti armati e interessi strategici legati alla Nuova Via della Seta, dove le truffe online sono diventate il carburante nascosto di una guerra moderna.




Scritto e raccontato da Giovanni Restifo


Prodotto da Loud Stories


Producer: Chiara Giontella


Registrato presso: PaloAlto Triste


Fonico: Alessandro Aruffo


Editing: Marta Freddio


Sigla originale: Gaio Ariani


Post produzione audio: Francesco Leoce e Giovanni Gramegna




Gli inserti audio della puntata sono tratti da:


https://www.youtube.com/watch?v=Vpi8SAJabMg


https://www.youtube.com/watch?v=r6lqE_MQv8o



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