Scam Factory, Cina e la guerra in Myanmar
Description
Nel cuore del Sud-est asiatico, al confine tra Cina, Myanmar e Thailandia, le scam factory sono diventate delle fabbriche di truffe digitali da miliardi di dollari, guidate da gruppi criminali, che oggi hanno un impatto rilevante anche nella geopolitica della regione.
In questo episodio esploriamo come la tratta di esseri umani, costretti a portare avanti il sistema delle truffe online, possa finanziare le milizie coinvolte nella guerra civile del Myanmar, creando una grossa spina nel fianco per il governo di Pechino.
Il rapimento dell’attore cinese XingXing, finito proprio in una scam factory, ha sollevato un polverone mediatico che ha acceso i riflettori sul ruolo della Cina nella guerra civile in Myanmar, rivelando il ruolo ambiguo del governo cinese.
Un viaggio tra criminalità, conflitti armati e interessi strategici legati alla Nuova Via della Seta, dove le truffe online sono diventate il carburante nascosto di una guerra moderna.
Scritto e raccontato da Giovanni Restifo
Prodotto da Loud Stories
Producer: Chiara Giontella
Registrato presso: PaloAlto Triste
Fonico: Alessandro Aruffo
Editing: Marta Freddio
Sigla originale: Gaio Ariani
Post produzione audio: Francesco Leoce e Giovanni Gramegna
Gli inserti audio della puntata sono tratti da:
https://www.youtube.com/watch?v=Vpi8SAJabMg
https://www.youtube.com/watch?v=r6lqE_MQv8o
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