Sting, nessuna eredità ai figli: “Non voglio che si aspettino soldi facili”
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di Elisa Gardini
Per Sting, l’eredità più preziosa non è fatta di conti in banca ma di lezioni di vita. A 74 anni, l’ex frontman dei Police ha ribadito in un’intervista al programma francese “50’ Inside” la sua decisione di non lasciare la propria fortuna ai sei figli.
“Niente soldi facili, non gli farebbe bene”, ha spiegato con la serenità di chi ha sempre difeso il valore dell’impegno e dell’autonomia. “Voglio che imparino a costruirsi la loro strada, a studiare, a lavorare, a trovare la propria vocazione.”
Una posizione che Sting non solo mantiene da anni, ma che i figli sembrano condividere: cinque di loro hanno intrapreso carriere artistiche tra musica, teatro e cinema, mentre uno, con un tocco di ironia, ha scelto di entrare… nella polizia.
Chi pensa a un padre spilorcio, però, sbaglia di grosso. “Spendiamo tutto!”, ha detto ridendo l’artista. Lontano dagli eccessi, Sting vive con la moglie Trudie Styler una vita fatta di creatività, filantropia e sostenibilità. “Aiuto i miei figli quando serve, ma non voglio che vivano dei miei successi. Il vero privilegio è potersi realizzare da soli.”
Un pensiero controcorrente, ma coerente con la sua storia: dal ragazzo di Newcastle che faceva il maestro elementare prima di fondare i Police, all’icona mondiale che non ha mai smesso di reinventarsi.
Per Sting, il messaggio resta chiaro: il vero lascito non è il denaro, ma la libertà di trovare la propria strada.
























