Ne ho scritto, la prima volta, di Relitti Meraviglia, durante l’università. Ai tempi chiesi a qualcuno di autorevole di leggerlo e darmi un un parere. Il pezzo mi fu riconsegnato all’istante con un deciso “non ho tempo”. 

Ho deciso di dissotterrarlo solo 10 anni più tardi. 

Ne ho parlato in un momento straordinario, per il mondo. 

Durante il primo lockdown, sul mio divano, ho registrato una serie di storie in cui raccontavo, all’incirca, il contenuto del pezzo.

Per chi c’era, a farmi compagnia in quel periodo eccezionale, magari lo ricorderete.

Vi avevo promesso, prima o poi, di portarvi con me in questo luogo che per me somiglia molto ad un ipotetico Paradiso.

Mantengo sempre le promesse quindi…

eccolo qui. 

Nella speranza che anche voi possiate trovare il coraggio per condividere le vostre storie, quelle dimenticate, quelle nascoste, quelle giudicate immeritevoli.

Che però, avete amato e amate come si amano le stelle. 

Vi abbraccio,

buon ascolto,

"I ricordi sono pesciolini d’oro che si rincorrono nel buio di fondali lontani.
Non ricordano i loro nomi ma si nuotano accanto.
Non si tengono per mano ma viaggiano in branco.
Uno nella scia dell’altro.
Sono piccoli ma brillano forte,
avvolgono e illuminano persino le balene."

Stories for Breakfast

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In questo spazio le lettere e i racconti, i miei e quelli di Juice, prendono voce.

Parlo di storytelling e di altre faccende che mi appassionano e che riguardano il mondo della comunicazione.

Scrivo di notte,

quando le parole mi tengono sveglia.

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