TUNISIA: PROSEGUE LA REPRESSIONE DEGLI OPPOSITORI POLITICI NEI CONFRONTI DEL REGIME DI KAIS SAIED
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Peggiorano le condizioni di salute dell’oppositore politico tunisino Jawher Ben Mabarek, detenuto da mesi a causa delle sue posizioni critiche nei confronti del regime di Kais Saied. Dal 29 ottobre 2025, Jawher è in sciopero della fame per denunciare l’ingiustizia del suo processo, la persecuzione politica e l’assenza di un sistema giudiziario indipendente in Tunisia.
Oggi le sue condizioni sono critiche e allarmanti: oltre a urinare sangue, il suo corpo è in preda a forti tremori, distorsioni facciali e episodi di delirio, segni evidenti di un collasso fisico e mentale dovuto al prolungato sciopero della fame e alla mancanza di cure adeguate. Nonostante la gravità della situazione, l’amministrazione carceraria continua a rifiutare il suo trasferimento urgente in ospedale, violando apertamente i principi fondamentali del diritto alla vita, alla salute e alla dignità umana.
La Lega Tunisina per la Difesa dei Diritti Umani (LTDH) denuncia la responsabilità diretta delle autorità tunisine in questa drammatica situazione e la politica repressiva di Kais Saied, che utilizza la giustizia come strumento di vendetta contro oppositori e dissidenti, e che ha trasformato le prigioni tunisine in luoghi di tortura morale e fisica.
“È inaccettabile che, nonostante queste violazioni sistematiche dei diritti umani, l’Unione Europea e alcuni governi europei continuino a classificare la Tunisia come “Paese sicuro”, legittimando così un regime autoritario e complice di gravi abusi contro i propri cittadini” sostiene Majdi Karbai ex parlamentare tunisino, in esilio in Italia Ascolta o scarica




