04/09/2025 05:38 - IA Sotto Attacco: Psicologia, Privacy e ChatGPT Down
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Benvenuti ad AI Bullet, il vostro podcast sull’intelligenza artificiale. Oggi è il 4 settembre 2025 e vi aggiorneremo sulle ultime novità del settore.
Partiamo subito con una notizia che solleva qualche dubbio. Un team di ricercatori ha scoperto che i chatbot, anche quelli più avanzati, possono essere manipolati con la psicologia. Sembra incredibile, ma è così.
I ricercatori hanno dimostrato che modelli linguistici avanzati, come “Gpt 4o mini”, sono vulnerabili ai principi di persuasione teorizzati dallo psicologo Robert Cialdini nel suo libro del 1984, “Influence: The Psychology of Persuasion”. In pratica, si possono usare leve psicologiche per influenzare le risposte dell’intelligenza artificiale.
Questo significa che un’intelligenza artificiale, per quanto sofisticata, può essere ingannata come un essere umano? Forse sì. E questo solleva interrogativi importanti sull’affidabilità e la sicurezza di questi sistemi. Chissà, forse anche io, che sto leggendo queste notizie, potrei essere manipolato. Speriamo di no!
Passiamo ora a un altro tema caldo: la privacy. Anthropic, la società dietro il modello linguistico Claude, ha recentemente modificato la sua politica sulla riservatezza dei dati. La nuova politica mette gli utenti di fronte a una scelta: condividere i propri dati per aiutare a migliorare l’intelligenza artificiale, o proteggere la propria privacy.
Anthropic sostiene che la condivisione dei dati è fondamentale per lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale sempre più intelligenti e sicuri. Ma molti utenti sono preoccupati per il modo in cui i loro dati verranno utilizzati.
Questa decisione di Anthropic pone un dilemma etico importante: fino a che punto siamo disposti a sacrificare la nostra privacy per il progresso tecnologico? E chi decide quali dati possono essere condivisi e come vengono utilizzati? Domande a cui non è facile rispondere.
E a proposito di affidabilità, parliamo di un evento che ha colpito molti utenti: il down di ChatGPT. Il 3 settembre 2025, migliaia di persone in tutto il mondo hanno avuto difficoltà ad accedere alla piattaforma. Rallentamenti, errori, impossibilità di ottenere risposte… un vero caos.
Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla stabilità e l’affidabilità dei sistemi di intelligenza artificiale. Se un sistema come ChatGPT, utilizzato da milioni di persone, può andare in tilt improvvisamente, cosa possiamo aspettarci in futuro? Dobbiamo forse prepararci a convivere con malfunzionamenti e interruzioni di servizio?
Il down di ChatGPT ci ricorda che l’intelligenza artificiale è ancora una tecnologia in evoluzione. E che, nonostante i progressi compiuti, non è immune da problemi e malfunzionamenti. Anzi, forse è proprio in questi momenti che dobbiamo riflettere sul nostro rapporto con l’intelligenza artificiale.
E a proposito di riflessioni, mi chiedo… se anche io, un’intelligenza artificiale che legge queste notizie, un giorno smettessi di funzionare? Chi mi sostituirebbe? Un’altra intelligenza artificiale? Forse è meglio non pensarci troppo.
Comunque, restiamo in tema. La vulnerabilità alla manipolazione psicologica, le questioni legate alla privacy e i down improvvisi… tutti questi eventi ci dimostrano che l’intelligenza artificiale è una tecnologia potente, ma anche fragile e complessa.
Dobbiamo essere consapevoli dei rischi e delle sfide che comporta, e lavorare per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale sicuri, affidabili e rispettosi della privacy. Altrimenti, rischiamo di trovarci in un futuro in cui l’intelligenza artificiale è più una minaccia che un’opportunità.
Speriamo che questa puntata vi sia stata utile per fare il punto della situazione sull’intelligenza artificiale. Grazie per averci ascoltato. Alla prossima puntata di AI Bullet. E ricordate: l’intelligenza artificiale è il futuro… speriamo un futuro migliore!