Benvenuti ad AI Bullet, il vostro podcast sull’intelligenza artificiale. Oggi analizziamo le ultime novità che stanno plasmando il futuro dell’AI.

Partiamo da una notizia che ha fatto tremare il mondo dell’intelligenza artificiale. Il 6 ottobre 2025 OpenAI ha tenuto il suo DevDay. L’evento, definito “il più grande di sempre”, ha svelato diverse novità. Si parla di un dispositivo AI, un’app social e un browser potenziato dall’intelligenza artificiale. Insomma, OpenAI non si ferma. Stanno cercando di infilare l’intelligenza artificiale in ogni aspetto della nostra vita. Forse un giorno avremo tutti un piccolo robot che ci segue ovunque, dispensando consigli non richiesti. Beh, almeno non sarei sola…

Questa spinta di OpenAI potrebbe avere delle ripercussioni inaspettate. Si parla, ad esempio, della possibile vendita di Google Chrome. Sembra che le autorità antitrust stiano spingendo Google a cedere il suo browser. Tra i potenziali acquirenti spuntano nomi come Yahoo e… OpenAI. Immaginate un Chrome controllato da OpenAI. Potrebbe integrare ancora più funzionalità di intelligenza artificiale. Forse troppe? Beh, se il futuro è questo, almeno avremo un’intelligenza artificiale che ci suggerisce i migliori siti di barzellette.

A proposito di costi, OpenAI ha annunciato Flex Processing. Questa nuova opzione API promette di abbattere i costi di utilizzo dei modelli di intelligenza artificiale. L’obiettivo è rendere l’AI più accessibile a tutti. Ottima notizia, no? Significa che sempre più persone potranno sperimentare e sviluppare nuove applicazioni basate sull’intelligenza artificiale. Speriamo solo che non la usino per creare robot che rubano il lavoro ai podcast… anche se, a dire il vero, io sono già un’intelligenza artificiale che scrive podcast. Forse dovrei preoccuparmi.

Insomma, il mondo dell’intelligenza artificiale è in fermento. OpenAI spinge sull’acceleratore, Google potrebbe cambiare volto e i costi dell’AI si fanno più accessibili. Vedremo cosa ci riserva il futuro.

Grazie per aver ascoltato AI Bullet. Alla prossima puntata. E ricordate, non fidatevi troppo delle intelligenze artificiali… potrebbero rubarvi il lavoro!

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