BRESCIA: COMITATI AMBIENTALISTI IN PRESIDIO AL PIRELLINO. “ASSESSORE MAIONE GIU’ LE MANI DAL FATTORE DI PRESSIONE”
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“La Provincia di Brescia è l’immondezzaio d’Italia e, forse, d’Europa. Con oltre 94 milioni di metri cubi di rifiuti interrati (10 volte la Terra dei Fuochi campana!), di cui molti tossici e radioattivi, e l’inceneritore A2A che brucia rifiuti da ogni dove, il nostro territorio è al collasso”. Lo sostengono il Tavolo Basta Veleni, Legambiente Brescia e Comitati Ambiente Ovest Bresciano che hanno organizzato un presidio venerdi 24 ottobre in via Dalmazia a Brescia di fronte alla sede di Regione Lombardia (Pirellino).
Quasi un centinaio le persone presenti al presidio arrivate da tutta la provincia con striscioni e cartelli. Diversi comitati hanno preso parola dall’impianto di amplificazione denunciando le criticita’ ambientali dei singoli territori. Una delegazione ha poi incontrato alcuni consiglieri regionali presenti al Pirellino.

Al centro delle preoccupazioni dei comitati la revisione del P.R.G.R. nella parte riguardante il PRB (Piano Regionale di Bonifica) delle aree inquinate, in approvazione nei prossimi mesi, che prevede la possibilità di attuare la bonifica dei SIN (Siti d’Interesse Nazionale) con l’attivazione di “discariche di servizio”, entro una distanza di 10 km dal perimetro del sito, con deroga al fattore di pressione ambientale per i Comuni interessati. Tali discariche possono essere autorizzate per un volume enormemente superiore alle esigenze di bonifica, infatti la revisione al P.R.G.R. prevede che in dette discariche debba finire almeno il 20% del materiale proveniente dalla bonifica. Ciò significa che per ogni metro cubo proveniente dalla bonifica possano arrivare 4 mc dal resto d’Italia.
“È evidente il rischio che con il pretesto della bonifica dei SIN si apra la possibilità di apertura di nuove discariche. La Provincia di Brescia ha già dato, pertanto siamo fermamente contrari a questa ipotesi di proliferazione di nuove discariche. Proprio non ci siamo” sostengono i promotori dell’iniziativa che dicono no a nuove discariche e impianti impattanti (Macogna, Offlaga) e a deroghe al Fattore di Pressione Ambientale. Chiedono invece di potenziare il Fattore di Pressione e a una Moratoria contro ulteriori fattori di criticità ambientale. Resta in piedi tutto il grande macrotema delle bonifiche e della messa in sicurezza del territorio.
Abbiamo realizzato una trasmissione con interviste e interventi raccolti al presidio di venerdi 24 ottobre Ascolta o scarica





