BRESCIA: OTTAVO RAPPORTO CIRMIB. TORNANO A CRESCERE I MIGRANTI, CALANO PERO’ I PERMESSI DI SOGGIORNO
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L’ottavo rapporto sulle migrazioni a Brescia realizzato dal Cirmib – Centro di iniziative e ricerche sulle migrazioni – della Cattolica evidenzia come, dopo due anni di calo, il numero dei migranti ha ripreso a salire a Brescia. Si contano infatti 155mila persone di origine migrante, pari al 12% del totale provinciale, che sale al 20% a Brescia Città. Dato analogo per le scuole bresciane superiori, mentre un bambino su tre che nasce negli ospedali bresciani è figlio di migranti; nel 36% dei casi, di coppie miste. Le nazionalità più rappresentate sono Romania e Albania.
Sul lato economico, invece, calano le rimesse (221 milioni di euro nel 2024 contro i 235 milioni di euro del 2023), mentre si conferma il dato critico sulla precarietà lavorativa: oltre la metà dei contratti stipulati da cittadini migranti, infatti, è a tempo determinato. Aumentano poi le richieste di asilo politico, mentre calano – visti gli ennesimi giri di vite normativi – i permessi di soggiorno. Quelli rilasciati dalla Questura di Brescia sono stati, nel 2024, 114.186, di cui oltre la metà per motivi familiari, con un segno più marcato tra quelli concessi per lavoro. Nel 2024 sono poi state emesse 5.523 nuove cittadinanze, 4.823 per residenza e 700 per matrimonio. Sul lato delle richieste di protezione internazionale, nel 2024 sono state 7.197, la maggior parte delle quali richieste da donne di cittadinanza ucraina. Sul totale delle richieste, però, ne vengono accolte una minima parte, inferiore al 6%.
Da ultimo, la cosiddetta “accoglienza“; nei Cas le presenze di migranti ammontano a quota 1.700, mentre 621 sono i posti nei 12 progetti Sai oggi attivi nel Bresciano.
Su Radio Onda d’Urto l’intervista a Maddalena Colombo, docente in Cattolica a Brescia e curatrice del rapporto Cirmib con Mariagrazia Santagati. Ascolta o scarica





