Beyoncé domina Las Vegas (e la F1) con una tuta che ha fatto impallidire anche il Cavallino.

Alla fine, il vero podio del GP di Las Vegas non è stato quello di Verstappen & Co., ma quello di Beyoncé, che ha sfilato nel paddock con una tuta in lattice rosso Ferrari che manco la carrozzeria di Maranello nei giorni migliori.

Dimenticate pole position, strategie ai box, gomme soft: l’unica cosa di cui si è parlato è quel serbatoio applicato sul davanti, che ha trasformato Queen B in un modellino da collezione… formato extra-lusso.

 

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Accanto a lei, Jay-Z, elegantemente noncurante, impegnato a smentire (male) gli ultimi gossip: pare infatti che la coppia stia passando un periodo “creativamente turbolento”, con Beyoncé pronta a lanciare un nuovo progetto in solitaria e Jay alle prese con “collaborazioni misteriose” su cui Twitter sta già scrivendo la fanfiction ufficiale.

Inutile dire che nel paddock le teorie si sprecavano: c’è chi giura che abbiano litigato per colpa della tuta, chi sostiene che Jay-Z abbia chiesto a Leclerc consigli sentimentali, e chi semplicemente spera in un nuovo “Lemonade – Pit Stop Edition”.

E sì, confermato: la tuta non era in pelle, ma in lattice, perché Las Vegas vuole il suo effetto speciale. Anche se la pelle l’aveva già sfoggiata un’ora prima – secondo cronache non verificate ma assolutamente affidabili –  di aver ordinato di “incendiare simbolicamente” la Louis Vuitton che l’aveva vestita.

Morale del GP?

La Ferrari non ha vinto.

I piloti nemmeno.

I vip? Figurarsi.

Ha vinto Beyoncé. Come sempre.

di Elisa Gardini