Il consenso, i minori sovraesposti sui social e la piaga dei “teachtokers”
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In questa puntata parliamo di consenso — non solo nel contesto sessuale o medico, ma in un ambito che, a mio avviso, non viene abbastanza messo in discussione: la presenza dei minori sui social. A partire dai casi sempre più diffusi di teachtokers e insegnanti-influencer, analizziamo perché parlare di “consenso” in questi casi è un falso alibi.
Smontiamo punto per punto cosa significa davvero consenso: informato, libero, esplicito, revocabile e specifico. E vediamo come, quando si tratta di bambini, nessuna di queste condizioni possa essere pienamente rispettata.
Dal caso di un’aspirante educatrice-influencer di Venegono Superiore, fino al fenomeno da quasi 170k followers del maestro Gabriele, riflettiamo su come la nostra società — soprattutto quella italiana — continui a trattare i bambini come se non fossero persone, normalizzando pratiche che ledono la loro dignità.
Il femminismo intersezionale ci ricorda invece che la tutela dei più vulnerabili non è opzionale: è un obbligo politico, sociale ed etico.
🔗 un’ottima analisi sul caso dell’autoproclamata “prof più amata d’Italia” https://www.instagram.com/p/DNnCuJrsCvL/?img_index=15&igsh=MTd2MGRhYTBlYWFiaA==
🔗 link alla prima parte della mia serie di video di critica social(e) e decostruzione del caso del Maestro Gabriele. Instagram https://www.instagram.com/reel/DK7iZHyoKbZ/?igsh=MW9lbjdxMnZ1NGg5Yg== TikTok https://vm.tiktok.com/ZNdg2DQ4U/