Kosovo, pace fragile
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Per le strette relazioni con il nostro Paese, che era stato tra i primi a riconoscerne l’indipendenza, viene anche chiamato il 27esimo cantone svizzero. Stiamo parlando del Kosovo, che dopo la guerra del 1999, contro quella che oggi chiamiamo Serbia, non è ancora riuscito a uscire da una situazione di costante precarietà. Troppo alte le tensioni tra la comunità albanese, maggioritaria nel Paese, e la minoranza serba che vive in gran parte a ridosso del confine con la stessa Serbia. Sono ormai trascorsi 25 anni dai bombardamenti con cui la Nato mise fine agli attacchi serbi contro i movimenti indipendentisti kosovari, ma nel Paese non si può ancora parlare di pace, anche perché tra le due parti non è mai stato sottoscritto un accordo di questo tipo.
Cosa dire del Kosovo di oggi, delle dinamiche di un’ulteriore destabilizzazione regionale generate dalla guerra in Ucraina e delle possibili conseguenze dovute al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Nel suo primo mandato presidenziale, Trump aveva lanciato l’idea di uno scambio di territori tra Kosovo e Serbia. Tornerà a rilanciare questa ipotesi?
Di questi argomenti discuteremo con:
· Luca Steinmann, giornalista freelance, autore di un recente documentario sulla realtà kosovara
· Francesco Martino, giornalista e analista presso l’Osservatorio dei Balcani di Trento
· Milovan Pisarri, docente presso l’Istituto di filosofia di Belgrado e specializzato in storia contemporanea
Avremo anche un intervento registrato con Raimund Kunz, ex ambasciatore svizzero già attivo nei Balcani
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.