DiscoverRadio Onda d`UrtoPALESTINA: ISRAELE BLOCCA ANCORA GLI AIUTI. L’OMS: “DA INIZIO CESSATE IL FUOCO NON E’ CAMBIATO NIENTE, NELLA STRISCIA C’E’ ANCORA UNA GRAVE CARESTIA”
PALESTINA: ISRAELE BLOCCA ANCORA GLI AIUTI. L’OMS: “DA INIZIO CESSATE IL FUOCO NON E’ CAMBIATO NIENTE, NELLA STRISCIA C’E’ ANCORA UNA GRAVE CARESTIA”

PALESTINA: ISRAELE BLOCCA ANCORA GLI AIUTI. L’OMS: “DA INIZIO CESSATE IL FUOCO NON E’ CAMBIATO NIENTE, NELLA STRISCIA C’E’ ANCORA UNA GRAVE CARESTIA”

Update: 2025-10-23
Share

Description


“L’Unrwa non metterà più piede a Gaza. Ha fallito la sua missione…o si è lasciata controllare da Hamas”. Sono le parole – anonime – di un alto funzionario del governo occupante israeliano, affidate alla tv amica Kan, in risposta alla decisione della Corte internazionale di giustizia, che ha stabilito in un parere legale chiesto dall’Assemblea generale dell’Onu che non vi siano prove (com’era chiaro da due anni…) in merito alle strumentali accuse di terrorismo che Tel Aviv aveva rivolto all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Non solo: la Corte dell’Aia ha stabilito pure che Israele è legalmente obbligato a consentire all’Agenzia Onu per il soccorso dei profughi palestinesi di fornire aiuti umanitari a Gaza, smettendo di usare la fame come arma di guerra.


Cosa che, in realtà, succede ancora, nonostante siano passate quasi due settimane dall’inizio del (cosiddetto) cessate il fuoco. A certificarlo oggi è l’Oms, a cui è stata consentita una prima evacuazione di feriti gravi palestinesi (41, su un totale….15mila): “da inizio tregua – spiega l’Oms non c’è stato alcun miglioramento sul fronte della carestia”, a causa dei pochissimi camion di aiuti fatti entrare da Tel Aviv, con una media di circa 750 tonnellate di aiuti al giorno, a fronte dell’ “obiettivo minimo” fissato dal Pam in 2.000 tonnellate.


Su Radio Onda d’Urto Chantal Meloni, docente di diritto penale internazionale all’Università Statale di Milano. Ascolta o scarica


Ancora Gaza. Un civile è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da un drone israeliano nella città di Bani Suhaila, a sud della Striscia di Gaza. Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, l’11 ottobre, almeno 89 palestinesi sono stati uccisi e 315 feriti, mentre le squadre di soccorso hanno recuperato 449 corpi da sotto le macerie. Il bilancio complessivo delle vittime palestinesi, dal 7 ottobre, è salito a 68.280, con migliaia e migliaia di persone che restano intrappolate sotto le macerie.


Dentro Israele, intanto, la Corte Suprema ha rinviato ancora una volta la discussione della petizione presentata da diversi media internazionali, per l’accesso indipendente per i giornalisti a Gaza, come richiesto ancora una volta oggi dalle fazioni palestinesi. Il Procuratore di Stato ha riconosciuto che “la situazione e’ cambiata” ma ha chiesto altri 30 giorni per esaminare le circostanze. “Aspettiamo da molto tempo questo giorno”, ha detto la presidente dell‘Associazione Stampa Estera Fpa, Tania Kraemer, “stiamo dicendo che speriamo di entrare a Gaza, che aprano Gaza dopo questo lungo blocco e che speriamo di poterci entrare per lavorare insieme ai nostri colleghi palestinesi”.


Gli occhi sono poi puntati sulla Cisgiordania Occupata: oggi nuovi raid con arresti dell’esercito e attacchi impuniti dei coloni, contro la raccolta delle olive. Sullo sfondo ancora la decisione della Knesset di approvare in prima lettura l’annessione della West Bank, grazie a coloni e a un pezzo della sedicente opposizione. Per questo Netanyahu è stato bacchettato dal segretario di Stato Usa, Rubio, ennesimo alto funzionario di Trump spedito a Tel Aviv per impedire che l’alleato coloniale e suprematista riprenda la guerra aperta. Dopo la strigliata di Rubio, Netanyahu ha dovuto ordinare al suo governo di non fare avanzare i progetti di legge per l’annessione parziale o totale della Cisgiordania fino a nuovo avviso.


Tacciono invece gli Usa, e tutta la comunità internazionale, sulle violazioni quotidiane israeliane del cessate il fuoco in vigore da 11 mesi in Libano. Oggi Tel Aviv ha ammazzato altre 2 persone a Chmistar e Janta, nella regione orientale della Bekaa. Aerei da guerra israeliani hanno lanciato diversi attacchi aerei sul distretto di Baalbek. Un aereo da ricognizione senza pilota israeliano ha sorvolato a bassa quota la capitale libanese Beirut e i suoi sobborghi, segnando una nuova violazione dello spazio aereo libanese in concomitanza con gli attacchi aerei nel Libano orientale.

Comments 
In Channel
loading
00:00
00:00
x

0.5x

0.8x

1.0x

1.25x

1.5x

2.0x

3.0x

Sleep Timer

Off

End of Episode

5 Minutes

10 Minutes

15 Minutes

30 Minutes

45 Minutes

60 Minutes

120 Minutes

PALESTINA: ISRAELE BLOCCA ANCORA GLI AIUTI. L’OMS: “DA INIZIO CESSATE IL FUOCO NON E’ CAMBIATO NIENTE, NELLA STRISCIA C’E’ ANCORA UNA GRAVE CARESTIA”

PALESTINA: ISRAELE BLOCCA ANCORA GLI AIUTI. L’OMS: “DA INIZIO CESSATE IL FUOCO NON E’ CAMBIATO NIENTE, NELLA STRISCIA C’E’ ANCORA UNA GRAVE CARESTIA”

Gatto Nero