PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE FVG MAURO BORDIN: LE RIFLESSIONI PER IL 2025
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Di Marco Mascioli
Con il presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin, come consuetudine, abbiamo considerato lo scorso anno e anche le intenzioni e i progetti per l’immediato futuro. L’anno 2024 in Friuli Venezia Giulia è stato caratterizzato da una miscellanea di continuità e novità, con eventi, dinamiche economiche e sfide specifiche che definiscono questo periodo.
Dal punto di vista dell’economia, il Friuli Venezia Giulia continua a essere una regione con un’economia dinamica e orientata all’export, soprattutto nei settori della metalmeccanica, dell’agroalimentare e dell’arredamento. Ci si concentra su innovazione e transizione digitale, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese che costituiscono l’ossatura dell’economia locale.
Nel 2024, l’aumento dei costi energetici e l’incertezza del mercato internazionale hanno rappresentato sfide importanti, con il rischio di impatti sull’inflazione e sui margini di profitto.
Il turismo resta un settore fondamentale, con una crescita in particolare dell’interesse verso il turismo sostenibile e attivo, le ciclovie, la valorizzazione del patrimonio naturalistico e l’enogastronomia.
Oltre alle tradizionali destinazioni balneari, i turisti sono sempre più attratti dai borghi medievali, dai sentieri montani e dai siti storici della regione. Nel 2024, un focus è stato ancora sulla gestione di grandi eventi e sull’ampliamento delle strutture ricettive con criteri di sostenibilità ambientale.
La regione Friuli Venezia Giulia continua a essere caratterizzata da una forte identità culturale e linguistica. Nel 2024, si posero delle attenzioni verso le comunità più piccole per favorire un aumento demografico, dato un trend generale verso l’invecchiamento e la diminuzione della natalità. Furono avviate anche iniziative di inclusione sociale e integrazione, anche alla luce dei cambiamenti migratori che interessano il Paese e il territorio.
L’attenzione verso l’ambiente è alta e si concretizza in politiche di gestione delle risorse idriche, tutela della biodiversità e promozione delle energie rinnovabili. Ci sono molte iniziative che mirano a implementare la transizione energetica nelle aziende, nelle case e nei trasporti pubblici e privati.
Nel 2024 sono stati avviati interventi per migliorare le reti stradali e ferroviarie, con particolare attenzione alle connessioni transfrontaliere e ai porti di Trieste e Monfalcone, importanti nodi commerciali. Investito nell’implementazione della banda ultralarga in diverse zone, indispensabile per lo sviluppo economico e la fruizione dei servizi digitali.
L’agenda politica è molto indirizzata verso temi europei con lo sviluppo di politiche regionali che mirano alla collaborazione transfrontaliera e lo sviluppo del patto regione-europa con lo stanziamento di nuovi fondi.
Il Friuli Venezia Giulia ha sempre un calendario fitto di eventi e festival, che valorizzano la tradizione e la creatività locale: la stagione del Teatro Verdi di Trieste, i diversi eventi estivi nelle città della regione, i mercatini di natale. Nel 2024 la programmazione ebbe un’attenzione particolare verso eventi più piccoli che misero in risalto borghi e cittadine minori e promossero i prodotti e l’artigianato locale.
L’attività espositiva è da sempre vivace e i musei della regione presentarono nel corso dell’anno mostre su temi locali e internazionali, anche in relazione all’evoluzione e ai progressi digitali della fruizione dell’arte e dell’informazione. Nel 2024 l’obiettivo di diversi musei fu quello di aumentare la propria riconoscibilità e visibilità anche a livello turistico.
Il Friuli Venezia Giulia è particolarmente attivo nel recepire i progetti promossi dall’UE (che puntano allo sviluppo sostenibile, alla formazione professionale, all’innovazione) che sono in via di definizione per il nuovo patto triennale.
In sintesi, l’anno 2024 in Friuli Venezia Giulia è stato caratterizzato da dinamiche che intrecciano elementi economici, sociali e ambientali e un orientamento verso lo sviluppo sostenibile, la coesione sociale e l’innovazione. Non mancano, ovviamente, sfide e incertezze, che la regione si appresta ad affrontare facendo leva sulla sua ricca identità e sulle sue potenzialità.
Il 2025 dal punto di vista del Consiglio Regionale e in particolare dal presidente Mauro Bordin, sarà contraddistinto dalla prosecuzione di quando fatto finora.




