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Update: 2025-04-24
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David Bowie, Iggy Pop, i Depeche Mode, gli U2, Nick Cave, i CCCP, Lucio Dalla, gli Einstürzende Neubauten… Sono tutti musicisti che, per una vita intera o solo per qualche giorno,  hanno respirato l’atmosfera decadente di Berlino ovest tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90 e hanno creato degli autentici capolavori. 

In piena guerra fredda Berlino ovest era un’isola del mondo occidentale “sigillata” all’interno  della Germania Est. Era povera, in rovina, senza regole; tanti se ne volevano andare, tanti invece ci andavano appositamente da tutta Europa, dagli Stati Uniti e perfino dall’Australia, attratti dalla possibilità di incontrarsi e fare nuove esperienze. ROCK AND THE CITY li ha seguiti nel corso di 8 episodi e ha provato a raccontare cosa è scaturito da questi incontri: rapporti di amicizia, condivisione di ossessioni e di droghe, di ideali, di visioni musicali e di un immaginario che talvolta ha segnato un’intera epoca. Come quello dei CCCP-Fedeli alla linea, band italiana nata a Berlino da uno di questi incontri casuali,  e di Wim Wenders che ha  ambientato le vicende dei suoi angeli proprio durante un concerto di Nick Cave a Berlino.  

Questo dunque non è un podcast di canzoni ma è un podcast di incontri, occasioni e atmosfere che a quelle canzoni hanno dato vita.

Elena Messana ripercorre le avventure dei suoi eroi musicali con l’aiuto di uno di loro: Massimo Zamboni. Musicista e scrittore, fondatore con Giovanni Lindo Ferretti dei CCCP-Fedeli alla linea e dei CSI, , ci racconta la sua esperienza nelle case occupate di Berlino ovest nel 1981 e l’origine dei CCCP, attraverso il suo romanzo di formazione Nessuna voce dentro-Un’estate a Berlino ovest (Einaudi, 2017)

Le storie personali di tutti questi artisti si intrecciano alla Storia, che in quegli anni ruotava tutta attorno al Muro: il podcast si interroga sul suo “fascino”, prova a sfatare i miti a esso legati e a raccontare il  contributo che la musica ha dato per farlo cadere. 

Questa è soprattutto una storia di spazi enormi e abbandonati, di case occupate, di una piazza senza forma -Potsdamer Platz- che ha visto succedere di tutto: non ultimo, il leggendario concerto di Roger Waters del luglio 1990 che guardacaso parla proprio di un muro… La vera protagonista di questo podcast è una meravigliosa sala da ballo che è stata trasformata in uno dei più prestigiosi studi di registrazione del mondo: gli Hansa Studios. I segreti della produzione musicale di questo luogo magico sono svelati da Gareth Jones, genio della musica elettronica, producer dei Depeche Mode e degli Einstürzende Neubauten, e Alexander Hacke, bassista e chitarrista degli Einstürzende Neubauten e dei Crime and the city solution. 

Per parlarci del rapporto tra gli spazi di Berlino e la musica non potevamo che chiamare in causa una guida molto poco “turistica”: Marta Nuzzo dell’agenzia Berlin Kombinat Tours. Con lei visitiamo alcuni angoli noti e meno noti della città e scopriamo come mai Berlino, a causa della gentrificazione, rischia di perdere quei tratti di accoglienza e inclusività che in passato l’hanno resa così speciale. 

Elena Messana ha scritto, narrato e sonorizzato questo podcast. È appassionata di musica e di storia sociale dei media, collabora con Ondarock ed è autrice di podcast di storia dell’arte e formazione aziendale ma i suoi preferiti sono Rock and the city e Rock and the city Berlino. Non crede a chi dice che gli anni Ottanta sono stati frivoli,  adora le autobiografie, le voci delle persone e gli studi di registrazione, un po' certamente anche per deformazione professionale, visto che nella vita si è occupata per venti anni di supervisione del doppiaggio.

La produzione è di Gabriele Beretta.

La copertina è di Emiliano Fanti. 

Il podcast è stato realizzato con il patrocinio del Goethe-Institut Mailand. 


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