BRESCIA: NIENTE NUMERO LEGALE PER LA PROPOSTA FDI DI INTITOLARE UN IMMOBILE A RAMELLI
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Niente numero legale alla proposta della destra bresciana di dedicare un immobile della Provincia a Ramelli. Favorevoli e presenti nell’aula del Consiglio provinciale solo 8 consiglieri; assenti in 9, di cui 2 della stessa maggioranza, oltre alle opposizioni.
La proposta era stata bollata da diversi partiti, associazioni e sindacati come “chiaro carattere propagandistico e strumentale, già messa in atto in altre realtà territoriali”. Si tratta della “strategia revisionista di un mondo politico che, anziché recidere le proprie connessioni con la forma peggiore assunta dal fascismo storico, quello della Repubblica Sociale Italiana, persegue il mantenimento di atteggiamenti ambigui e revisionisti”.
Nel comunicato contrario alla proposta “provocatoria” si erano uniti PD, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, AVS, Movimento 5 Stelle, Al lavoro per Brescia, Provincia Bene Comune e Brescia Attiva, CGIL, CISL e UIL, ANPI, Fiamme Verdi e ANED.
La strategia di FdI per intitolare spazi pubblici a Ramelli prosegue intanto in tutta Italia, ma non sempre attecchisce: nel Bresciano lo scorso mese il Consiglio comunale di Mazzano aveva bocciato la proposta. A Lonato invece era passata a fine maggio, tra le proteste della cittadinanza.
Il consigliere provinciale proponente e capogruppo di FdI, Daniele Mannatrizio, ha sostenuto dopo il flop che “per garantire comunque l’approvazione della mozione, verrà convocato un Consiglio provinciale straordinario per lunedì prossimo, 4 agosto“.
Il commento di Francesco Bertoli, segretario generale della CGIL di Brescia. Ascolta o scarica





