“NON FARE DI TUTTA SALÒ UN FASCIO”: OLTRE 200 PERSONE ALL’INIZIATIVA ANTIFASCISTA PER ROMPERE IL (FALSO) BINOMIO CITTÁ-FASCISMO
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Giovani salodiani del neonato “Gruppo 27 ottobre” domenica 27 ottobre con oltre 200 persone in piazza della Vittoria, sul lungolago del borgo gardesano, per il presidio ““Non fare di tutta Salò un fascio”.
L’iniziativa, sulla sponda bresciana del lago di Garda, era stata organizzata con l’intenzione di interrompere il (falso) binomio tra la città di Salò e il fascismo, anche ricordando quanto il territorio abbia contribuito alla Resistenza. Una manifestazione per “affermare l’importanza del valore positivo e trasversale dell’antifascismo che, ancora oggi, si coniuga con la difesa attiva e quotidiana dei diritti e delle libertà sociali ed individuali”.
Durante l’ora e un quarto di presidio, ricordati i momenti più significativi della storia locale e nazionale, a partire dalla marcia su Roma del 28 ottobre 1922, che diede avvio alla dittatura. Ribadite negli interventi al microfono le “balle del fascismo che circolano ancora oggi, nella speranza di aumentare la consapevolezza collettiva e la coscienza storica legata all’antifascismo, condizioni necessarie per una società giusta e libera”.
L’iniziativa è stata supportata da Circolo Arci Zambarda, ANPI Medio Garda, Bassa Valle Sabbia, Vobarno e Gargnano sez. Mario Boldini. A margine dell’incontro, Antonio Bontempi presidente dell’ARCI Zambarda, anche a nome dell’ANPI, ha ricordato Paolo Canipari, storico compagno della sinistra gardesana morto ad aprile 2024: “sarebbe stato estremamente contento ed orgoglioso di questa giornata e della sua Salò”
Ai nostri microfoni, per il “Gruppo 27 ottobre” di Salò le voci di Giovanni Almici, Davide Gelmetti, Alessandro Maccarinelli e Lorenzo Pozzan. Ascolta o scarica





