PALESTINA: ALLA CATASTROFE UMANITARIA SI AGGIUNGE QUELLA AGRICOLA
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Si continua a morire per mano israeliana a Gaza come in Cisgiordania.
Nelle ultime 24 ore, 3 vittime per colpi d’arma da fuoco israeliani a nord della città di Rafah; 10 i palestinesi uccisi a Gaza. Salgono così a 238 i palestinesi uccisi dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, l’11 ottobre, a cui si aggiungono 600 feriti. 510, invece, i corpi recuperati da sotto le macerie. Israele ha ucciso 2 persone pure in Cisgiordania. Altre 2 – con 7 feriti – in Libano, sempre per mano – impunita – di Israele, su cui preme Trump per creare una qualche forza internazionale nella Striscia e per fare uscire dai territori occupati a Gaza da Tel Aviv almeno 200 militanti di Hamas, disseminati nei tunnel sotto il terreno.
Sopra il terreno, intanto, gli aiuti continuano a non entrare, mentre lo spettro della fame torna a insistere su una popolazione già allo stremo. “Nella Striscia di Gaza siamo di fronte a una catastrofe umanitaria e agricola senza precedenti” – ha fatto sapere l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO)
Nel suo rapporto annuale, l’organizzazione ha infatti confermato che oltre l’80% dei terreni coltivati nella Striscia è stato distrutto da Tel Aviv e che meno del 5% dei terreni agricoli risulta ancora coltivabile. A completare il quadro della drammatica situazione a Gaza, le ultime stime dell’UNRWA, secondo la quale oltre il 90% della popolazione soffre di malnutrizione.
L’agenzia fa sapere inoltre che “circa 75.000 sfollati hanno trovato rifugio negli oltre 100 edifici dell’UNRWA a Gaza, che per la danneggiati e/o sovraffollati.”
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’aggiornamento da Gaza di Sami Abu Omar, cooperante per diversi progetti nella Striscia e nostro storico collaboratore Ascolta o scarica
Guardando al fronte diplomatico, gli Usa hanno inviato a diversi membri del Consiglio di Sicurezza Onu una bozza di risoluzione con l’istituzione di una forza internazionale a Gaza per almeno 2 anni. La risoluzione darebbe agli Usa e ai paesi partecipanti (soprattutto Paesi arabi) un ampio mandato fino a fine 2027. La risoluzione farà da base alle trattative fra Stati per istituire la forza internazionale, da dispiegare in gennaio. La Resistenza palestinese, e in particolare Hamas, ha fatto sapere alla Turchia di essere pronta a cedere la gestione della Striscia a un organismo terzo, tecnico, ma composto da personalità palestinesi.
Dentro Israele, intanto, decine di funzionari e il presidente del sindacato Histadrut sono stati arrestati per corruzione. E dopo essere sparita per diverse ore, è stata trasferita in prigione anche la procuratrice capo dell’esercito. Yifat Tomer-Yerushalmi. La 51enne avvocata, maggiore generale dell’esercito israeliano, ha ammesso piena responsabilità nella fuga di notizie che ha reso noto al mondo, attraverso la diffusione di un filmato, le terribili sevizie e torture a cui sono stati sottoposti i prigionieri palestinesi nei centri di detenzione israeliani. Il video, girato a Sde Teiman, mostrava i soldati della «Force 100» abusare in branco di un uomo che ha subito lesioni rettali, colon perforato, costole fratturate, un polmone forato.




