Quando Goebbels ordinò: «Bruciate i libri di Sandokan e del Corsaro nero»
Update: 2025-01-04
Description
Il 10 maggio 1933, gli studenti di 34 città universitarie in tutta la Germania diedero alle fiamme oltre 25 mila volumi di autori molto diversi tra loro: Albert Einstein, Sigmund Freud, Ernest Hemingway, Karl Marx, Eric Maria Remarque, Bertolt Brecht, Franz Kafka, Thomas Mann, Stefan Zweig. E ancora: Isaac Babel', Alfred Döblin, John Dos Passos, Maksim Gor'kij, Joseph Roth, Arthur Schnitzler, Jack London.
Bücherverbrennungen, furono chiamate queste cerimonie. Letteralmente: rogo di libri. A Berlino, nella Bebelplatz, che all'epoca si chiamava Opernplatz, Joseph Goebbels arringava una folla di 40 mila persone elencando, uno per uno, i nomi degli scrittori condannati a bruciare. Bebelplatz. La notte dei libri bruciati è anche il titolo del bel libro che Fabio Stassi ha dedicato a questo buio momento della storia europea. Il libro che Dario Campione ci racconta in questa puntata di CentoParole, il podcast letterario del Corriere del Ticino.
Bücherverbrennungen, furono chiamate queste cerimonie. Letteralmente: rogo di libri. A Berlino, nella Bebelplatz, che all'epoca si chiamava Opernplatz, Joseph Goebbels arringava una folla di 40 mila persone elencando, uno per uno, i nomi degli scrittori condannati a bruciare. Bebelplatz. La notte dei libri bruciati è anche il titolo del bel libro che Fabio Stassi ha dedicato a questo buio momento della storia europea. Il libro che Dario Campione ci racconta in questa puntata di CentoParole, il podcast letterario del Corriere del Ticino.
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