SPECIALE HAITI: “VIVERE LIBERI O MORIRE”
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Haiti vive una profonda crisi politica e sociale. Il paese è sempre più condizionato dai gruppi armati, che controllano attualmente almeno l’ottanta percento della capitale e che hanno lanciato l’assalto finale ai quartieri residenziali che fino ad oggi erano stati risparmiati dalle violenze. Oggi Haiti è isolata dal resto del mondo: il principale aeroporto del paese è bloccato dalle gang. Solo le persone con passaporto statunitense o francese vengono evacuate in questi giorni tramite operazioni che si svolgono con elicotteri e navi militari.
La crisi politica e sociale in corso blocca anche la già fragile economia del paese e anche per questo la malnutrizione avanza, specialmente tra bambine e bambini. Si stima che un minore su cinque sia malnutrito. Inoltre il sistema sanitario è al collasso: soltanto due ospedali su cinque sono attualmente in funzione. Qualsiasi bene è soggetto ai saccheggi, compresi i container di aiuti umanitari provenienti dall’estero.
Per tentare di comprendere cosa sta succedendo nella capitale, abbiamo intervistato Sarah Pierre, presidente e fondatrice dell’associazione Yon Lot Chans, che lavora nella capitale Port-Au-Prince con le donne vittime di violenze e giovani ragazze madri. Ai nostri microfoni anche Jean Daniel Lafontant, imprenditore nel settore della cultura, leader comunitario, esperto e praticante del vudù. Ascolta o scarica
Le interviste contenute in questo speciale, sono state rese possibile grazie alla collaborazione di Alberto Danelli, musicista e cineasta: sta lavorando sul progetto Forever Rara Fanm, la storia di un gruppo di giovani donne del quartiere Bel-Air a Port-au-Prince, che creano una band musicale tra molte difficoltà. Un viaggio che celebra la cultura, la bellezza, il talento e la gioia di vivere delle giovani haitiane.





