La genitorialità è "questione di stato", inteso come stato civile ma pure ordinamento di riferimento. Infatti, la disciplina che si occupa di genitorialità diverge molto tra gli ordinamenti, pure in Europa. La Prof.ssa Elizabeth Stuart Perry dell'Università di Uppsala, Svezia, ce ne parla, realizzando una panoramica degli ordinamenti del Nord Europa e concentrandosi poi sulle recenti evoluzioni in Danimarca.
Consenso e sanzioni caratterizzano la legge 40/2004: tali fattori concorrono così a determinare l'ordine pubblico. L'ordine pubblico è una clausola generale, che viene utilizzata per consentire o impedire la produzione di effetti da parte di atti e pronunce straniere in Italia. Lo stesso accade per la filiazione da tecniche di procreazione vietata in Italia ma ammessa all'estero. La dott.ssa Stefania Pia Perrino, assegnista di ricerca in Diritto privato presso l'Università di Milano Bicocca, si sofferma sulla definizione dell'ordine pubblico e sulle modalità con cui viene applicata alle filiazioni da tecniche di PMA vietate in Italia ma ammesse all'estero, come la PMA per coppie dello stesso sesso e, soprattutto, la gestazione per altri. Link utili: - S.P. Perrino, If you are a parent in one country you are a parent in every country: is it true for social parenthood? https://drive.google.com/file/d/18Hj9vo1Hu4lqJaAfWfZCWJ1j9Fyg_Pne/view?usp=sharing- S.P. Perrino, The unruly horsehttps://drive.google.com/file/d/1r0iMQVSt_YOrKwTZ0NaV4e81qMyrit_r/view?usp=sharing- Aa.Vv., Le relazioni giuridiche familiarihttps://www.giappichelli.it/docenti/scienze-giuridiche/le-relazioni-giuridiche-familiari-tra-natura-e-storia-9791221106831
Controverso e invocato da più parti, il Social Freezing è entrato nel discorso mediatico degli ultimi anni, come strumento di gestione delle sopravvenienze riproduttive, non solo per fronteggiare le condizioni di sterilità e di infertilità patologica o strutturale ma pure come strumento preventivo. Il Prof. Giandomenico Dodaro, Professore di Diritto Penale dell'Università di Milano Bicocca, descrive il fenomeno e il suo possibile spazio applicativo, considerando i notevoli limiti e i divieti imposti dalla legge sulla procreazione medicalmente assistita.Link utili:Cremonese & al. An Update on Planned Oocyte Cryopreservation (POC) in Italy: Medical, Epidemiological and Legal Consideration. https://doi.org/10.3390/ijerph19042371Fraser Crisis of Care? On the Social-Reproductive Contradictions of Contemporary Capitalism https://doi.org/10.2307/j.ctt1vz494j.6Goold, & al. In favour of freezing eggs for non-medical reasons. https://doi.org/10.1111/j.1467-8519.2008.00679.xMartinelli & al. Social egg freezing: A reproductive chance or smoke and mirrors? https://doi.org/10.3325/cmj.2015.56.387Tozzo & al. Understanding social oocyte freezing in Italy https://doi.org/10.1186/s40504-019-0092-7Miwa & al. The Current Status of Regulation Regarding Artificial Reproductive Technology in Japan https://dl.ndl.go.jp/view/prepareDownload?itemId=info%3Andljp%2Fpid%2F11504420&contentNo=1
La legge 40/2004 regola la procreazione medicalmente assistita e, oltre ai requisiti di accesso e alle norme sul consenso, prevede numerose fattispecie di reato e illeciti amministrativi. Il Prof. Giandomenico Dodaro, Professore di Diritto Penale dell'Università di Milano - Bicocca, analizza lo spazio applicativo di tali divieti, oltre al primo progetto di riforma, recentemente approvato dal Parlamento, sull'estensione della punibilità del reato di surrogazione della maternità.
La filiazione è da lungo tempo intesa come uno stato giuridico connesso al dato biologico. Con le adozioni prima e la procreazione assistita poi, però, si è andata ricostruendo una filiazione priva di un legame genetico ma fondata sull'assunzione volontaria e consapevole della responsabilità procreativa e genitoriale sul figlio. L'elemento essenziale è dato dal consenso. Con il terzo episodio, la Prof.ssa Valentina Piccinini affronta le criticità del consenso informato alla PMA, così come regolato dalla l.n. 40/2004 (artt. 6,8,9), e le sfide che questa disciplina impone al giurista nella fenomenologia sempre più complessa determinata da tecniche di riproduzione artificiale avanzate ed eterogenee. Link utili: V. Piccinini, Filiazione naturale e filiazione da procreazione medicalmente assistita. A vent'anni dalla Legge 40/2004https://boa.unimib.it/handle/10281/529082E. Bilotti, G. La Rocca, V. Piccinini (a cura di), Le relazioni giuridiche familiari tra natura e storia. Prospettive culturali e questioni apertehttps://boa.unimib.it/handle/10281/529121
La legge 40/2004 è stata sottoposta ciclicamente al vaglio della Corte costituzionale italiana: dal 2009, la Consulta ha dichiarato l'illegittimità di plurime disposizioni normative. Questo procedimento di "progressiva erosione" viene analizzato dal dr. Matteo Caldironi, Professore a contratto e Assegnista di Ricerca in Diritto Costituzionale presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, nella seconda puntata. Link utili: M. Caldironi, Surrogazione di maternità e ordine pubblico: verso un cambio di rotta?, in BioLaw Journal, n. 2/2022, https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/2341M. Caldironi, La genitorialità intenzionale e l’interesse del minore: un vuoto di tutele intollerabile, in Consulta Online, n. 3/2021, https://giurcost.org/contents/media/posts/21822/caldironi.pdfM. Caldironi, Lo status giuridico del minore: la necessità di una ricostruzione unitaria all’interno dell’Unione, in BioLaw Journal, n. 1/2023, https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/2625
Nel nostro finale di stagione, il Prof. Federico Pedrini, Principal Investigator del progetto Social Parenthood e Ordinario di Diritto Costituzionale dell'Università di Modena e Reggio Emilia, ci parla della riserva di scienza intesa come uno dei limiti alla discrezionalità del legislatore, là dove esprime la necessità di interventi legislativi “proporzionati” soprattutto nell’ambito sanitario. La giurisprudenza costituzionale in tema di procreazione medicalmente assistita esplicita le potenzialità dello scrutinio di ragionevolezza scientifica esercitato dalla Corte costituzionale su alcune scelte legislative tuttavia, mostra anche i pericoli di questa tipologia di controllo sull’operato del legislatore, soprattutto nel caso in cui la Corte non indichi con chiarezza l’origine e l’attendibilità dei modelli scientifici adottati come base delle proprie decisioni.
La donazione di cellule riproduttive consente di realizzare la procreazione eterologa a chi non ha o non può utilizzare le cellule proprie. Tuttavia, le cellule riproduttive in Italia non vengono donate frequentemente, a dispetto di quanto accade invece per la donazione di sangue o di midollo. Questo induce a importare le cellule dall'estero o a recarsi all'estero oppure a ricorrere alle c.d. donazioni informali. Nell'undicesimo episodio, Alessandra Pellegrini de Luca, giornalista de Il Post, ci parla delle sue ricerche sul punto e delle sfide che tale fenomenologia determina per l'ordinamento italiano.
La donazione di cellule riproduttive era ammessa in Italia prima della legge 40/2004. Poi, con la declaratoria di illegittimità costituzionale del divieto di fecondazione eterologa, la donazione di cellule è tornata ad occupare gli interpreti. Come per le donazioni di organi, tessuti e altre cellule, trovano applicazione i principi di gratuità, volontarietà e anonimato delle cessioni di cellule, per garantire la sicurezza del sistema. Cionondimeno, la sicurezza sembra essere stata pregiudicata proprio dal regime dell'anonimato. Alessandra Pellegrini de Luca, giornalista de Il Post, ci parla dell'anonimato, del diritto (o desiderio) di conoscere le proprie origini e dei limiti posti dal sistema. Link utili: I. Boone -M. Vonk, The Right to Identity and Access to Information on Genetic Origin and Parentagehttps://www.rethinkin.eu/wp-content/uploads/2024/03/e_flyer_The-Right-to-Identity_finished.pdfG. Giovannini, Lights and shadows regarding the donor anonymity policy in reproductive treatments. Reflections following the European Court of Human Rights ruling in the case of Gauvin-Fournis et Al. V. Francehttps://revista-aji.com/luces-y-sombras-acerca-de-la-politica-de-anonimato-de-los-donantes-en-los-tratamientos-reproductivos-reflexiones-tras-la-sentencia-del-tribunal-europeo-de-derechos-humanos-en-el-asunto-gauvin-fournis/
La dottrina della genitorialità funzionale o Functional Parenthood muove dalla considerazione delle funzioni e della cura realizzata dagli adulti verso e nell'interesse del minore. Entro una prospettiva paidocentrica, si abbandonano i concetti di filiazione e genitorialità fondati sui legami genetici, per considerare chi svolge concretamente il ruolo di genitore. Il Prof. Antonio Vercellone, Professore Associato di Diritto Privato presso l'Università di Torino, spiega la nuova dottrina americana e le sue possibili applicazioni in Italia. Link utili: https://columbialawreview.org/content/how-parenthood-functions/
Il ripudio islamico, anche detto talaq, costituisce una modalità di scioglimento unilaterale del matrimonio, previsto con diversità di accenti nel diritto islamico. Tale istituto è sconosciuto agli ordinamenti occidentali, tuttavia potrebbe essere necessario il riconoscimento o il disconoscimento dei suoi effetti in caso di circolazione dei cittadini. Dunque, si pone il problema della compatibilità dei suoi effetti con la clausola generale di ordine pubblico. Sulle applicazioni dell'ordine pubblico al talaq si sofferma la dr. Amal Alquawasmi, assegnista di ricerca presso l'Università di Copenhagen, nell'ottava puntata del podcast Famiglia vs. Ordine Pubblico. Link utili: Alqawasmi, A. (2024). Legal pluralism’s perspectives and human rights challenges in marriage and divorce norms: The case of Muslims in Europe. In M. Stępień, A. Juzaszek (a cura di), Relationships Rights and Legal Pluralism The Inadequacy of Marriage Laws in Europe (pp. 123-140). New York : Routledgehttps://www.routledge.com/Relationships-Rights-and-Legal-Pluralism-The-Inadequacy-of-Marriage-Laws-in-Europe/Stepien-Juzaszek/p/book/9781032741451
L'ordine pubblico è una clausola generale del diritto privato e del diritto privato internazionale. Nelle fattispecie con profili di transnazionalità, questa clausola serve a respingere oppure ad accogliere gli effetti degli atti o delle pronunce straniere incompatibili oppure compatibili con i principi generali del sistema interno e internazionale. Questa clausola si applica anche all'istituto della c.d. kafala, nota ad alcuni ordinamenti del diritto islamico e simile a una sorta di affidamento del minore ogniqualvolta l'ordinamento non ammette forme di filiazione diverse da quella legittima. La dr. Amal Alquawasmi, assegnista di ricerca dell'Università di Copenhagen, analizza le applicazioni giurisprudenziali dell'ordine pubblico in vicende che hanno coinvolto la kafala. Link utili: Alqawasmi, A. (2024). Legal pluralism’s perspectives and human rights challenges in marriage and divorce norms: The case of Muslims in Europe. In M. Stępień, A. Juzaszek (a cura di), Relationships Rights and Legal Pluralism The Inadequacy of Marriage Laws in Europe (pp. 123-140). New York : Routledgehttps://www.routledge.com/Relationships-Rights-and-Legal-Pluralism-The-Inadequacy-of-Marriage-Laws-in-Europe/Stepien-Juzaszek/p/book/9781032741451
Il primo episodio del podcast Famiglia vs. Ordine pubblico, curato dalla dott.ssa Stefania Pia Perrino, Assegnista di Ricerca dell'Università di Milano - Bicocca, esplora la salute riproduttiva e il diritto all'autodeterminazione. La puntata approfondisce temi fondamentali come la regolamentazione dell'aborto, la contraccezione d'emergenza e la procreazione medicalmente assistita, analizzandone le intersezioni e le limitazioni . Link utili: - F. Pedrini (a cura di), The JUST PARENT Handbook, Mucchi, Modena, 2024https://mucchieditore.it/wp-content/uploads/Open-Access/Pedrini-JP_ENG.pdf- S.P. Perrino, Gli Statuti giuridici degli embrioni umani, Pacini Giuridica, Pisa, 2023https://www.pacinieditore.it/prodotto/statuti-giuridici-embrioni-umani/