La Croda da Lago
Update: 2020-02-14
Description
Dino Buzzati fu scrittore, pittore e alpinista. La prima parete che scalò da giovanissimo fu la Croda da Lago, sopra a Cortina d'Ampezzo e riportò quella esperienza in un racconto: I fuorilegge. Poi per tutta la vita, ogni settembre, Buzzati continuò a scalare le Dolomiti in compagnia della guida e amico Gabriele Franceschini.
"Dino ricordi la trina preziosa della Croda da Lago con i muti geroglifici segnati sulle pareti. E la Pozza Tramontana ove eri proprio tu il tenente Drogo; spiavo dove guardavi e pensavo che la vita d’ogni uomo fosse il “Deserto dei Tartari”, l’ansia, i timori, le fatue gioie, la speranza".
Gabriele Franceschini, Vita breve di roccia.
"Ma quello che è più spettacoloso è la vertiginosità della Croda, perchè attorno non si vedono che picchi e pareti a piombo. La cima anche quella è aerea oltre ogni dire, è esilissima e non si vedono che le rocce della valle fonda e i picchi e le ghiaie sotto".
Dino Buzzati, Lettera ad Arturo Brambilla.
©Elleboro Editore - AA. VV.
"Dino ricordi la trina preziosa della Croda da Lago con i muti geroglifici segnati sulle pareti. E la Pozza Tramontana ove eri proprio tu il tenente Drogo; spiavo dove guardavi e pensavo che la vita d’ogni uomo fosse il “Deserto dei Tartari”, l’ansia, i timori, le fatue gioie, la speranza".
Gabriele Franceschini, Vita breve di roccia.
"Ma quello che è più spettacoloso è la vertiginosità della Croda, perchè attorno non si vedono che picchi e pareti a piombo. La cima anche quella è aerea oltre ogni dire, è esilissima e non si vedono che le rocce della valle fonda e i picchi e le ghiaie sotto".
Dino Buzzati, Lettera ad Arturo Brambilla.
©Elleboro Editore - AA. VV.
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