CPR TORINO: TRA VIOLENZE, ISOLAMENTO PUNITIVO E PROTESTE CON IL CORPO SI LOTTA PER LA LIBERTÀ
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Nel CPR di Corso Brunelleschi a Torino, la violenza quotidiana verso le persone recluse continua senza sosta. Nonostante la riapertura parziale della struttura nel marzo 2024 — dopo le rivolte che avevano portato alla sua chiusura — le condizioni all’interno restano disumane.
Tre delle sei aree sono tornate operative, tra cui l’“area rossa”, usata recentemente come zona di isolamento per una sospetta epidemia di scabbia.
Proprio in quell’area, a fronte di condizioni insostenibili e isolamento punitivo, alcune persone hanno messo in atto gesti estremi di protesta: due persone tra martedì 7 e mercoledì ‘8 ottobre sono salite sul tetto lanciandosi nel vuoto e riportando gravi ferite. Una terza persona ha attuato questa forma di protesta domenica 12 ottobre.
Un gesto fatto con il corpo come unico strumento per reclamare libertà e denunciare l’ingiustizia di essere rinchiusi per il solo fatto di non avere documenti.
L’intervista di Radio Onda d’Urto a uno dei compagni dell’assemblea No CPR di Torino. Ascolta o scarica.