RADIO AFRICA: IN MAROCCO LA PROTESTA DEI GIOVANI CHE CHIEDONO SCUOLE E OSPEDALI ATTRAVERSA IL PAESE
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Un’ondata di proteste guidate dalla cosidetta Generazione Z, giovanissime e giovanissimi, attraversa diverse città del Marocco. In piazza, i manifestanti hanno denunciato la corruzione del governo e accusato le istituzioni di avere priorità sbagliate; mentre lo Stato destina ingenti risorse ai preparativi per la Coppa del Mondo FIFA 2030, il sistema sanitario ed educativo del Paese sono al collasso.
La scintilla che ha acceso le proteste è stata la morte, nel giro di una settimana, di diverse donne sottoposte a parto cesareo all’ospedale pubblico Hassan II di Agadir. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Marocco conta meno di otto medici ogni 10.000 persone, contro i 25 raccomandati. Uno slogan ricorrente che sintetizza la rabbia recita: “Gli stadi sono qui, ma dove sono gli ospedali?”.
Accanto a questo, le richieste di libertà, dignità e giustizia sociale: il tasso di disoccupazione del 12,8%, che sale al 35,8% tra i giovani e al 19% tra i laureati. Le università pubbliche sono a corto di fondi, le infrastrutture crollano e i quartieri popolari vengono abbandonati.
Come si possono analizzare queste proteste? Che scenari si aprono?
Ne abbiamo parlato giovedì 9 ottobre, nella puntata di Radio Africa, all’interno della Cassetta degli Attrezzi di Radio Onda d’Urto, con il giornalista Aboubakr Jamaï e Youssef, attivista e ricercatore di origini marocchine. Ascolta o scarica.