Selva Lucana e vino Lugana
Update: 2020-09-04
Description
La Lugana è un’area estesa su una piana morenica a sud della penisola di Sirmione, al confine tra Lombardia e Veneto, diventata famosa per l’omonimo vino bianco che qui si produce dall’uva Turbiana, variante locale del Trebbiano. Questo territorio, oggi densamente urbanizzato, era un tempo una boscaglia paludosa, l’antica selva Lugana (chiamata anche Ligana, Lucana o Litana). Nonostante fosse un luogo acquitrinoso, era un avamposto ambito a causa della sua posizione strategica, per la quale nel corso degli anni fu teatro di diverse battaglie epiche. Si dice che nel 452 d. C. proprio in un luogo imprecisato di questa selva papa Leone Magno avrebbe convinto Attila, il feroce condottiero degli Unni, a ritornare a nord.
Nell’alto medioevo il duca milanese Giangaleazzo Visconti ordinò per motivi bellici di disboscare la zona, che in epoca Veneziana cominciò ad essere gradualmente bonificata e convertita ad area agricola, anche ad opera del lavoro dei monaci. Ne sono testimonianza i toponimi del luogo, come San Benedetto, San Vigilio e San Martino. Già nel XVI secolo la selva era quasi sparita, sostituita da terreno agricolo. Nel territorio che faceva parte dell’antica boscaglia sorgono ora centri fittamente abitati che costituiscono due frazioni di Sirmione: Lugana e Colombare.
Difficile sapere quando iniziò la coltivazione dell’uva in questa zona. Quel che è certo è che il particolare microclima e i terreni argillosi si sono rivelati fattori determinanti per la produzione del Lugana DOC, vino bianco d’eccellenza tra i più versatili. Ottimo in estate come aperitivo, è da provare con piatti tipici della zona a base di pesce d’acqua dolce e polenta, ma anche con pasta, riso e formaggi molli come lo stracchino.
Nell’alto medioevo il duca milanese Giangaleazzo Visconti ordinò per motivi bellici di disboscare la zona, che in epoca Veneziana cominciò ad essere gradualmente bonificata e convertita ad area agricola, anche ad opera del lavoro dei monaci. Ne sono testimonianza i toponimi del luogo, come San Benedetto, San Vigilio e San Martino. Già nel XVI secolo la selva era quasi sparita, sostituita da terreno agricolo. Nel territorio che faceva parte dell’antica boscaglia sorgono ora centri fittamente abitati che costituiscono due frazioni di Sirmione: Lugana e Colombare.
Difficile sapere quando iniziò la coltivazione dell’uva in questa zona. Quel che è certo è che il particolare microclima e i terreni argillosi si sono rivelati fattori determinanti per la produzione del Lugana DOC, vino bianco d’eccellenza tra i più versatili. Ottimo in estate come aperitivo, è da provare con piatti tipici della zona a base di pesce d’acqua dolce e polenta, ma anche con pasta, riso e formaggi molli come lo stracchino.
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