L’algoritmo brahmanico. Nyāya (III): le parole e le cose
Description
Il Nyāya affronta il problema del rapporto tra le parole e le cose con una teoria epistemologica e semiotica sofisticata. Secondo i Nyāya Sūtra, la conoscenza verbale è un mezzo valido di conoscenza, ma solo se basata su un uso corretto delle parole e su un’autorità affidabile.
Qui sorge il problema: le parole rappresentano davvero la realtà o sono solo convenzioni?
In questo episodio di FilosofIndia parleremo brevemente del rapporto tra le parole e le cose secondo la scuola Nyāya, con particolare riferimento al dibattito sui concetti universali, uno dei temi centrali del periodo classico della filosofia indiana. Per il Nyāya, le parole hanno un rapporto non arbitrario con gli oggetti, grazie alla nozione di tātparya (intenzione del parlante) e lakṣaṇā (significazione secondaria). Tuttavia, il significato non è fisso, ma dipende dal contesto e dall'uso. Questo è evidente nell’insegnamento di Vātsyāyana (V sec. d. C.), il cui commento ai Nyāya Sūtra di Gautama (II sec. a, C.) mostra come il linguaggio possa sia rivelare che oscurare la verità. Il problema, quindi, è trovare un equilibrio tra il valore oggettivo delle parole e la loro interpretazione soggettiva.