So di sapere: Bhartṛhari, Śāntarakṣita, Utpaladeva
Description
In questo episodio di FilosofIndia vorremmo inquadrare la nozione filosofica indiana di svasaṃvedana, che possiamo tradurre con “auto-cognizione”. In sintesi, sva-saṃvedana significa che quando percepisco un oggetto, ad esempio un fiore di loto blu, sono anche consapevole dell'atto cognitivo diretto al loto blu. Questa nozione diviene uno dei temi centrali del lavoro del filosofo buddhista dell'VIII secolo Śāntarakṣita e, nel X-XI secolo, dei filosofi Śivaiti del Kashmir Utpaladeva e Abhinavagupta. Alcuni secoli prima, intorno al IV-V secolo dopo Cristo, il filosofo e grammatico Bhartṛhari, nella sua opera “Della frase e della parola”, aveva proposto un'idea di auto-cognizione che diverrà poi la base per l'interpretazione degli Śivaiti del Kashmir, ma che ha delle importanti analogie anche con l'interpretazione buddhista. Pare quindi che Bhartṛhari abbia ispirato sia la posizione buddhista che la posizione Śivaita kashmira