DiscoverPersonaggi di MilanoBramante, dalla Pinacoteca a Sant’Ambrogio
Bramante, dalla Pinacoteca a Sant’Ambrogio

Bramante, dalla Pinacoteca a Sant’Ambrogio

Update: 2021-08-12
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Fu, insieme a Leonardo da Vinci, un grande innovatore, stimato architetto e punto di riferimento in un periodo di grande ascesa e fermento culturale ed artistico. Bramante giunse a Milano tra il 1476 e il 1480 per trovare fortuna e dove, presto, venne accolto nella corte di Ludovico il Moro. Si dedicò, inizialmente, quasi completamente alla pittura. Delle opere, ricordiamo: Cristo alla colonna, già nell’abbazia di Chiaravalle e oggi conservato nella Sala XXIV in Pinacoteca; i frammenti degli affreschi rappresentanti Eraclito e Democrito e Uomini dall’alabarda e dallo spadone presenti in Sala I. Ma fu nella produzione architettonica che il Bramante si distinse. Una delle maggiori opere attribuitegli è Santa Maria presso San Satiro, splendido esempio di connubio fra un antico luogo di culto altomedievale e una chiesa neorinascimentale. Santa Maria delle Grazie ci riporta, senza dubbio, all’associazione con Leonardo da Vinci e alla sua splendida Ultima cena, ma scopriamo anche che, con ogni probabilità, entrambi i geni furono chiamati da Ludovico il Moro per portare a termine l’ambizioso progetto di ampliamento e ristrutturazione del convento domenicano delle Grazie. Ritroviamo Bramante in un’altra chiesa caposaldo della tradizione artistica milanese: Sant’Ambrogio. Leonardo e Bramante parteciparono inoltre alle opere di trasformazione che interessarono la fabbrica del Castello Sforzesco.
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